SIBYLLA DE CONVERSANA

APULIEN ORTU

QUAM DUXIT UXOREM

ROBERTUS BREVIS OCREA DICTUS

NORMANNORUM DUX

INVICTI FILIUS GUILLELMI CONQUISTATORIS

ACERBA NIMIS MORTE PRAEREPTA

POST BIENNIUM CONUBI

AM - M – C – II

GENTIS OLIM DELICIUM DEIN DESIDERIUM

NUNC CINIS

SERIUS REVICTURA


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Sintesi

Questo romanzo è la storia di Sibilla da Conversano e Roberto II di Normandia, due grandi protagonisti del loro tempo- il Medioevo – e del loro non comune amore.

Ambedue normanni, anche se Sibilla, nata in Conversano lo è solo d’origine, sono destinati per la loro personalità eccezionale ad incontrarsi e comprendersi segnando, con ciò, la storia di due grandi Paesi: l’Italia e la Francia.

Roberto II Duca di Normandia, uomo affascinante e valoroso guerriero nonché, cosa rara per i tempi, colto e gentile, sarà uno dei protagonisti della prima crociata; ma sarà anche la vittima sacrificale di una terribile famiglia, dal padre ai fratelli, votata perennemente a procurargli danno.

Sibilla, figlia del Conte di Conversano è invece un raro esempio di donna che saprà, attraverso la forza della sua cultura, imporre, in una società medievale dal potere completamente affidato agli uomini, il suo pensiero modernissimo e per questo altamente pericoloso.

Tutte le cronache dell’epoca, concordemente, ci raccontano della sua bellezza e delle sue particolari capacità politiche che, con ogni probabilità, determinarono anche la sua condanna.

Dopo tanti secoli il giallo della sua prematura e tragica fine perdura: morì di parto o fu omicidio di Stato?

Unica certezza storica,* la luminosa Sibilla rimane, per le sue straordinarie qualità e in un arco di tempo brevissimo, un faro di cultura che seppe illuminare la Corte d’Altavilla in Conversano e la Corte di Rouen in Normandia.